Cape Verde

IL CANTO DEL MARE
Le Megattere - le balene che cantano
Boavista

di Romano Venziani e Luciano Paltenghi

Storie di mare, di pescatori, di isole e di grandi cetacei
che cantano tra le onde nell'arcipelago di Capo Verde.

Docunentario in coproduzione con la Radio Televisione Svizzera di lingua italiana (www.rtsi.ch)

IL CANTO DEL MARE

Un canto misterioso percorre gli abissi marini, si propaga scivolando lungo canali invisibili, e va lontano, molto lontano.
Lo si sente, sott'acqua, a chilometri di distanza, ma anche i marinai che riposano nelle stive possono udirlo, con sorpresa ed angoscia. Lo hanno sempre temuto come un triste presagio, associandolo alle misteriose creature marine che popolano la memoria collettiva. Mostri, piovre e serpenti giganti…
Forse il canto delle sirene, che Ulisse volle ascoltare legato all'albero maestro, non era altro che il richiamo delle balene.
Negli ultimi anni, i ricercatori si stanno interessando a questi canti, che possono fornire preziose informazioni sulla vita dei cetacei.

Tra di essi, anche la biologa Svizzera, Beatrice Jann, che studia le megattere (le balene che cantano) nelle Isole di Capo Verde. (www.isuisse.com/cetaces)
Lo studio si inserisce in una vasta ricerca internazionale, che ha lo scopo di approfondire la conoscenza delle balene del Nord Atlantico e delle loro abitudini di vita.
Affascinanti e misteriosi questi grandi cetacei hanno da sempre suscitato emozioni contrastanti nell'uomo, da un lato ammirato e dall'altro pronto a cacciarle e a trasformarle in un semplice prodotto commerciale.
Negli ultimi decenni, comunque, si è sviluppata una nuova sensibilità verso l'ambiente e le balene sono diventate il simbolo del mare in pericolo.
La ricerca, oltre a svelarne i misteri, fornisce un prezioso contributo alla conoscenza del mare e dei suoi equilibri, ai cui mutamenti i grandi cetacei sono particolarmente sensibili.
Per alcune settimane, in primavera, Beatrice Jann, accompagnata da un gruppo di appassionati whalewatchers, solca le acque di Capo Verde a bordo del Sodade. Il veliero ha una storia affascinante, costruito nel 1911 in Olanda per la pesca alle aringhe nel mare del Nord, ha navigato nei mari di tutto il mondo, e dal 1998 è proprietà dell'Olandese Kees Roll.
Una volta avvistate le megattere, se ne registrano i canti grazie a speciali microfoni subacquei; le registrazioni ottenute a Capo Verde, confrontate con quelle delle altre aree di studio, permetteranno di determinare la provenienza e le rotte dei cetacei. Da questo punto di vista, anche la fotografia delle pinne caudali è molto importante per le ricerche; i "disegni" delle code delle balene sono diversi da un esemplare all'altro, una sorta di "impronta digitale"; dal loro confronto con le fotografie conservate nei cataloghi internazionali, si riesce a ricostruire gli itinerari delle migrazioni.
Il documentario, realizzato da Romano Venziani e Luciano Paltenghi per la Televisione Svizzera (www.rtsi.ch) ruota attorno alla ricerca di Beatrice Jann, la cui esperienza si traduce nella volontà di conoscere per proteggere, nel voler dare il proprio contributo agli studi e quindi alla salvaguardia degli affascinanti cetacei, la cui esistenza, nonostante il grande massacro sia stato messo al bando, è sempre più minacciata dal loro principale nemico, l'uomo, che ne sta devastando l'habitat naturale, il mare.

Su questo filo conduttore si innestano altri momenti in cui la "narrazione" si sofferma sul rapporto tra i Capoverdiani e il mare.
La storia dell' arcipelago (www.caboverde.com) è intimamente legata all'Atlantico. Un tempo le isole erano un punto strategico e un luogo di transito per ogni genere di traffici, dalle merci agli schiavi (razziati sulle coste africane, si fermavano qui prima di proseguire verso le piantagioni del Nuovo Mondo). Paese povero, che si sta aprendo al turismo, Capo Verde è terra d'emigranti. Le isole oggi contano circa 350 mila abitanti e altrettanti sono i Capoverdiani residenti all'estero (Stati Uniti, Olanda, Italia,...). L'emigrazione verso gli Stati Uniti, in particolare, è iniziata alla fine del 1700, sfruttando le navi baleniere americane, che cacciavano nelle acque dell'arcipelago e imbarcavano marinai e ausiliari addetti all'estrazione dell'olio e alla lavorazione della carne.
Il mare ha dato così origine a quel sentimento di amore-odio cantato dai poeti e dai musicisti capoverdiani, che narrano dei sogni di chi vuole partire, ma deve restare e di chi vuole restare, ma deve partire.
Mentre le balene, osservate, protette e divenute fonte d'ispirazione musicale per il compositore Vasco Martins ( www.vascomartins.hypermart.net/), potrebbero assumere oggi una nuova importanza per la gente del posto.
Un documentario, quello di Romano Venziani e Luciano Paltenghi, che non si vuole scientifico, ma che diventa l'affresco di un mondo suggestivo e ancora poco conosciuto

Il canto del mare

di Romano Venziani e Luciano Paltenghi
Documento video realizzato in coproduzione con la
Radio Televisione Svizzera di lingua italiana (www.rtsi.ch)

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This sound is from the film :
IL CANTO DEL MARE

by www Caboverde.com